Si è svolto l’incontro preparatorio per i partecipanti al progetto Erasmus+ Mobility for Youth Workers Autobiographical Stories for Fostering Youth’s Employability che si svolgerà dal 11/07 al 18/07/2021 a Sibiu Romania.
L’obiettivo del progetto è favorire l’occupabilità dei giovani attraverso metodi educativi non formali basati su storie autobiografiche.
I partecipanti sono 27 operatori giovanili, con una certa esperienza nell’organizzazione e nello sviluppo di sessioni di formazione per giovani provenienti da 8 paesi diversi: sono tutti membri attivi/volontari/collaboratori, con una buona influenza su diversi gruppi giovanili con cui le organizzazioni partner stanno lavorando. Oltre all’interesse per il tema della formazione (metodi autobiografici, narrazione digitale, educazione non formale in generale) i partecipanti hanno in comune buone capacità comunicative, capacità di lavoro di gruppo, apertura mentale e tolleranza, disponibilità a lavorare in un ambiente internazionale e multiculturale.
Sono partner del progetto:
Asociatia Job in Sibiu (Romania), ANAZITISI (Greece), Lietuvos jaunimo centras (Lithuania), TRAINING TO MALTA (Malta), Centrum Edukacji i Badan Spolecznych (Poland), Voluntariado Internacional en Proyectos Educativos (Spain) INTEGRATION FOR ALLA (Sweden), KASIF GENCLIK VE SPOR KULUBU DERNEGI (Turkey) e per l’Italia Fondazione Toscana Sostenibile Onlus
I referenti dei progetto sono Carla Sabatini e Simone Pagni di Fondazione Toscana Sostenibile Onlus.
Un aspetto che ha entusiasmato i partecipanti di questo viaggio, è senza dubbio l’incontro nelle stesse giornate con i partecipanti ad un altro progetto Erasmus+: My LIfe in Europe, progetto di cui Nkey è capofila, e Asociatia ProXpert con la sua referente Silvia Petre, è partner. (Gli altri partner di My Life in Europe: Centrum Edukacji i Badań Społecznych, Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, Fondazione ASPHI Onlus, Vai Avante)
Grazie alla stretta collaborazione di Silvia Petre e di Carla Sabatini di Nkey, è nata l’idea di questo incontro: i due progetti hanno come tema principale la promozione dell’autobiografia e i partecipanti potranno vivere due giornate di training insieme ed amplificare reciprocamente gli effetti formativi.
Per Fondazione Toscana Sostenibile Onlus (FTS), sono stati selezionati 4 soci che hanno partecipato alle prime fasi di incontri preparatori che vi presentiamo:
Sergio Brunetti, diplomato in informatica e laureato in Discipline dello spettacolo e della comunicazione (indirizzo musica). Ha lavorato come animatore turistico e culturale in Italia e all’estero. Presidente emerito di Corte Tripoli Cinematografica APS di Pisa e membro del direttivo anche di Vertigo APS Livorno, associazioni che svolgono un’ampia opera di educazione al teatro e al cinema mediante corsi e realizzazioni di spettacoli e video. Oltre all’attività nel campo artistico come musicista, attore e scrittore, lavora come Referente per la Toscana e Ispettore per AICA, l’Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico, che ha come missione lo sviluppo delle conoscenze ICT negli aspetti scientifici, tecnologici, applicativi, economici e sociali.
“Partecipo volentieri al progetto, avendo avuto una proficua esperienza di scambio culturale internazionale da giovane, con l’auspicio di poter anche stavolta accrescere le mie conoscenze e competenze in quelli che sono alcuni dei punti fondamentali della mission di Fondazione Toscana Sostenibile, come l’approccio ambientale e sociale.”
“Mi chiamo Maria Teresa de Jesus Dias Teles Varela e sono nata a Lisbona, Portogallo, nel 1964. Ho due figlie, Erica di 17 anni e Francesca di 21 (che ha già partecipato in un progetto Eramus nel 2018, anche lei in Romania). Negli anni ’80 ho lavorato come guida turistica in Portogallo e all’estero. Nel 1988, dopo essermi sposata con un cittadino italiano, mi sono trasferita in Italia dove ho lavorato come insegnante in una scuola privata. Dal 1993 al 2009, ho vissuto nel Portogallo, a Coimbra, dove mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere. Ho lavorato come insegnante di Francese e Inglese per 14 anni. Nel 2009, sono ritornata in Italia. Dal 2010 al 2019, ho lavorato presso la Cooperativa Arnera (con sede a Pontedera) come Mediatrice Linguistica e Culturale (nelle scuole, con bambini stranieri, presso l’USL e presso dei centri d’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo). Attualmente lavoro come volontaria a Pisa, presso l’associazione ALIF, un centro linguistico e interculturale, dove insegno il Portoghese.
Perché ho deciso di aderire a questo progetto? È da sempre che mi considero una cittadina del mondo. Il diverso mi attrae. Avere la possibilità di conoscere delle persone che appartengono ad altre culture mi affascina. Lungo la mia vita ho fatto delle amicizie ovunque e questo mi ha permesso di essere la persona che sono oggi: intraprendente, tollerante, senza pregiudizi, ricettiva ai cambiamenti, alle nuove idee e in generale alle nuove esperienze. Inoltre, il mio lavoro mi ha permesso di stare sempre circondata da giovani e questo mi ha aiutato a conservare uno spirito che considero abbastanza giovanile.
Mi chiamo Maria Grazia Carnelutti, sono insegnante in pensione. Ho 65 anni. Ho insegnato per 42 anni nella scuola primaria, dapprima come insegnante di materie curricolari, in seguito come insegnante di lingua e cultura inglese. Gli ultimi 9 anni di insegnamento li ho trascorsi con distacco: 2 presso il Consolato italiano di Stoccarda in qualità di insegnante nei corsi per allievi di origine italiana; i rimanenti 7 come insegnante nella Scuola Italiana di Madrid. Parlo sia Inglese che spagnolo. Durante la mia carriera ho partecipato a diversi seminari di contatto per sviluppare progetti Europei e ad un progetto Comenius con Svezia Olanda Slovacchia. Ho anche sviluppato un progetto Grundtvig per conto di una associazione di volontariato nella quale ho ricoperto il ruolo di vice-presidente. In tale progetto i paesi partecipanti erano Galles, Grecia, Austria. Ho partecipato inoltre a diversi seminari riguardanti l’apprendimento lungo tutto il corso della vita con diverse organizzazioni.
Ho una buona capacità di lavorare in gruppo e mi rapporto facilmente con persone di diverse età provenienti da diversi Paesi europei, proprio per questa ragione sono felice di partecipare al progetto in Romani. Nel mio paese partecipo a varie organizzazioni di volontariato.
Mi chiamo Simona Caserta e sono felice di poter partecipare al progetto Autobiographical Stories for Fostering Youth’s Employability grazie a Fondazione Toscana Sostenibile. Prima d’ora non ho fatto esperienze di volontariato come youth workers, la famiglia e il lavoro mi ha impegnata molto, ma ora che i miei figli sono grandi posso dedicare parte delle energie al sociale e sono convinta che per me sarà un momento di crescita personale e servirà ad accrescere le mie competenze.
I progetti Erasmus penso siano delle occasioni imperdibili per mettersi in gioco e conoscere persone con tradizioni e culture diverse dalle nostre, che altrimenti non avremmo mai avuto la possibilità di incontrare! Mi auguro e auguro anche a tutti gli altri partecipanti di vivere un’esperienza entusiasmante, ricca di sorprese e momenti indimenticabili!