La pandemia COVID-19 ha obbligato tutti a ripensare velocemente il modo di interagire ed ha accelerato tutti i processi legati alle innovazioni tecnologiche che sono state sfruttate per continuare ad erogare formazione e a farci incontrare anche se a distanza.
Per mobilità blended si intende “mobilità mista” ovvero la possibilità di combinare periodi di mobilità per l’apprendimento che si svolgono in presenza e altri momenti che si svolgono in sincrono, ma in modalità virtuale. Queste attività online possono essere organizzate prima o dopo le attività di mobilità fisica.
Questa nuova realtà apporta quindi un valore aggiunto ai progetti educativi permettendo di portare avanti le attività e mantenere un contatto personale. Alla lezione frontale, si affiancano e si integrano piattaforme tecnologiche e supporti multimediali. Si ha quindi un trasferimento di nozioni e di contenuti formativi attraveso attrezzature informatiche (PC, smartphone, tablet) e supporti multimediali (video, piattaforme didattiche, software didattici…).
I processi di apprendimento si realizzano sempre più in un mix tra lezioni virtuali e lezioni in presenza frontali.
Anche nel Piano d’azione per l’istruzione digitale della Commissione europea si promuove la mobilità mista con nuove opportunità in Erasmus+ per supportare l’apprendimento sia online sia frontale e lo scambio di studenti in diversi Paesi.
A questo link e a questo link puoi trovare le informazioni utili condivise dal programma Erasmus+.